..Messaggio di benvenuto..

Salve, ben naufragato nella mia spiaggia di pensieri.

Ti auguro una piacevole lettura, nella speranza che, almeno un pò, ciò che la mia mente verga sfiori la tua sensibilità e desti il tuo interesse..

Buon viaggio.

N.N.

lunedì 1 novembre 2010

..schegge..

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Mi sembra di vivere incatenata ad un'immensa bomba ad orologeria.

E' un campo minato in cui ogni realtà è destinata ad implodere;

un paradiso perduto dal quale ogni affetto è destinato a cadere rovinosamente in un Inferno di bugie, infrangendosi, come fine cristallo, in mille brillanti, taglienti schegge.

-Nemo-

..petali di pesco..

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Amo le persone con la testa tra le nuvole.

Viaggiano da ferme, con le mani in tasca e gli occhi persi aldilà della vita.

Vanno per la loro strada, lievi come petali di pesco a cavallo del vento.

Non badano a chi, inseguendo le bugie del mondo, li snobba, per poi tuffarsi in pensieri troppo densi per lasciare che i sogni respirino.

-Nemo-

..Puppets..

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Guardali. Tanti burattini variopinti. Camminano su e giù per questa strada, ridono.

Quante risate prive di allegria..

Ed io, io sono un burattino cui hanno tagliato le corde.

Un burattino bianco e nero costretto a stare qui, fermo, ad osservare.

Senza vita, senza bocca. Fredda, fragile porcellana.

E loro sono di tiepido e robusto legno.

E mi chiedo, vedono ciò che io vedo? O anche il loro cuore è di legno?

-Nemo-

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Sono bloccata nella mia mente;

In questo spazio stretto ed angusto.

Non riesco a sognare, stretta nell’asfissiante abbraccio di questa Vergine di Ferro.

Ogni pensiero mi strazia la carne.

E tutte queste parole, queste insulse, inutili parole..

La mia ombra è inchiodata ad un muro fatiscente da aghi arrugginiti.

Ed io, io non posso non tenerle la mano.

Nemo

In Gabbia

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Ogni vostra parola è una sbarra in questa gabbia arrugginita.

Sto provando a dischiudere queste ali, sanguinanti come sono;

doloranti, come sono.

Ma che gusto avrebbe, ormai, volare?

Quando il Cielo è venduto e la Terra è in ginocchio, umiliata,

tu dove vai?

Dove vai quando anche il pensiero è incatenato a scogli ghiacciati,

quando i sogni si spezzano ad un alito di brezza?

Dove vai?

Nemo

lunedì 4 ottobre 2010

Qualcosa si spegne.

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Vernice scarlatta su un viso di porcellana,

delicata, infranta, sepolta in grembo alla Terra.

I liquorosi occhi chiedono il perché  di quel sangue versato,

triste ornamento di una libertà negata.

Qualcosa trema, nell’animo della Vita. Infelice.

La Nera signora china il capo, il peso della falce è dolore.

L’abisso è profondo, il buio troppo accecante, il Fato troppo vicino, troppo forte.

Cadiamo al suolo come fiori di pesco. Lievi, taciti, senza giustizia.

Qualcosa, nel mortale silenzio, si spegne.

Nemo

lunedì 13 settembre 2010

La terra del Mezzo

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Non sopporto i moralisti, i buonisti, i bigotti. Non sopporto quelli che “hai i rasta, sei un punkabbestia! hai il piercing, sei un drogato! vesti nero, sei un naziskin!” e neppure quelli che “non sono razzista, ma……..”. Proprio sono creature che aborrisco, queste. Però d’altro canto non simpatizzo neppure per i cinici, gli “immorali” perché generalmente, quelli come loro, sono persone che hanno fallito nella vita oppure persone che pur di apparire alternative si schierano a favore di posizioni in cui neppure credono. Se invece io ho torto e loro non sono che esseri privi di cuore e sensibilità, buon per loro. Sarà che sono all’antica, sarà che sono pazza, sarà che non me ne frega nulla di ciò che gli altri pensano, ma io sto bene nel mezzo. Di certo, ora qualche cinico fiero della sua totale aridità mi direbbe che sono una buonista, che sono una moralista come quelli che dico di aborrire. Mi diranno che i codardi si crogiolano nella calda, accogliente, terra del mezzo. Qualche moralista invece dirà che “si, fai bene. Gli estremismi non sono cosa buona e giusta.” e poi vedrà i miei capelli variamente tinti e le mie decine di orecchini e piercing, vedrà le cose in cui credo ed in cui NON credo e dirà che devo essere una delinquente, che “come potrebbe parlare di equilibrio una come te, piena di ferrame in faccia ed addosso?!”.

Poco mi importa, in realtà, di ciò che dicono. Credo invece che siano i cinici stessi ad avere paura di ciò che gli altri pensano di loro, perché gran parte di essi sono intrinsechi di ipocrisia esattamente come la loro controparte “moralista”. E mi fanno ridere!

In effetti, mi fa ridere chiunque si schiera da una parte per principio, per posa letteraria o per il gusto di sembrare controcorrente.

Ciò che credo io è che l’unico modo di essere controcorrente in un mondo ipnotizzato da mille inutili correnti “alternative” è quello di essere onesti, giusti. Io apprezzo le persone che sanno giudicare con freddezza e calma, che ignorano la voce dei bigotti e degli ipocriti, ma che non cadono nella totale inutilità del cinismo. Credo che le persone davvero forti non siano quelle che hanno “il coraggio” di schierarsi all’estremo. E’ facile capire ciò che è estremo e schierarci col bianco o col nero. E’ più difficile invece giudicare con oggettività ed agire nel modo che riteniamo sia il più oggettivamente possibile giusto.

I forti stanno immobili nel bel mezzo del ciclone, guardano gli altri rincorrersi frenetici nelle sue spire e se la ridono di gusto.

Chi ha mente per intendere, intenda.

Nemo